In un’epoca in cui la tecnologia ha invaso il mondo dell’infanzia segregandola in ambienti chiusi, comodi e sempre più virtuali; la progettazione del nuovo spazio educativo deve favorire il risveglio dei sensi della creatività a compensazione della realtà virtuale. Il nuovo modello di scuola necessita di un rapporto diretto con lo spazio esterno, che permetta ai ragazzi di intraprendere un processo educativo stimolante. L’apprendimento svolto in ambienti naturali, ha infatti effetti positivi non solo da un punto di vista educativo-culturale ma anche del comportamento, delle competenze sociali, della salute, del benessere e della capacità di resilienza e fiducia in sè stessi (Outdoor Learning). In un quartiere caratterizzato da un tessuto urbano perlopiù residenziale e dalla presenza di una popolazione contraddistinta da una forte componente multietnica, la scuola diventa l’edificio pubblico per eccellenza generatrice di comunità e punto d’incontro della diversità, che combina funzioni e avvicina persone.   Team di progettazione: Silvia Kliti, Fabio Mancini, Paolo Sabatini, Rossella Cappellone