Milano Sharing Box
Sesto San Giovanni (MI) - competition
L’intervento proposto si pone come obiettivo la riattivazione e riqualificazione dell’area ex-Falck attraverso un edificio manifesto che diventi un progetto pilota per lo sviluppo del masterplan di Milano Sesto. La realtà socio economica di una città in costante sviluppo come Milano, ci ha portati a riflettere sui reali bisogni quotidiani dei suoi abitanti.
Semplici azioni come andare in palestra, fare i compiti con i propri figli o incontrarsi con gli amici, diventano sempre più difficili da organizzare. L’abitazione ha bisogno di trasformarsi in un luogo attivo, dove sia possibile svolgere attività diversificate. Nel progetto proposto l’ambiente domestico si riduce al minimo per lasciare spazio a servizi condivisi come palestra, cucina, lavanderia, biblioteca, co-working, ludoteca; così da offrire ai condomini una reale risposta alle loro esigenze. Due blocchi residenziali vengono connessi da un corpo centrale totalmente vetrato che si affaccia a nord sul boulevard pedonale e a sud sulla corte privata, e che ospita i servizi condivisi. I diversi livelli contenuti nel corpo centrale sono stati sfalsati così da generare connessioni fisiche e visive per agevolare rapporti interpersonali all’interno del condominio. Ponendo particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche, è stata proposta una promenade verticale che oltre a caratterizzare il prospetto principale, garantisce l’accessibilità alle varie attività. Il piano terra (unico spazio pubblico) è la naturale estensione della piazza antistante che permea l’edificato e lo rende vivo.
Dagli spazi pubblici, a quelli condivisi fino a quelli privati delle proprie abitazioni. In questa distinzione architettonica è possibile rileggere una variazione dei rapporti interpersonali. La famiglia acquista un’accezione più ampia ed i rapporti parentali si evolvono in vere e proprie strutture familiari all’interno di un codominio condiviso e solidale.
Team di progettazione: Silvia Kliti, Fabio Mancini, Marco De Petris, Elisabetta Carugno